DIRITTI UMANI SEMPRE PIÙ A FONDO

Borderline Sicilia esprime il suo profondo sdegno innanzi le accuse formulate nei confronti dell’organizzazione spagnola Pro Activa Open Arms da parte della procura di Catania. La nave con cui è stato effettuato il salvataggio, ieri è approdata al porto di Pozzallo, ed è stata posta sotto sequestro.

L’equipaggio dell’Ong, dopo aver subito le intimidazioni e le minacce della Guardia Costiera libica, ha tratto in salvo – conducendoli in Italia – 218 migranti, sottraendoli all’inferno libico da cui erano appena riusciti a fuggire.

In più occasioni negli ultimi mesi abbiamo avuto modo di denunciare con forza le conseguenze dell’accordo siglato dall’Italia con la Libia, ed in particolare il sostegno che il nostro paese sta fornendo alla Guardia Costiera libica, alla quale viene affidato il compito di intercettare e riportare indietro le persone in fuga.

Nel novembre del 2017 uno degli  interventi dei militari libici – avvenuto nei confronti dell’Ong tedesca Sea Watch mentre operava  un salvataggio in mare ha causato decine di morti.

Purtroppo quello nei confronti di Pro Activa Open Arms non è che l’ultimo gravissimo attacco a chi con grande impegno soccorre in mare centinaia di uomini, donne e bambini,  destinati ad aumentare il numero di morti nel Mediterraneo. Un attacco che si iscrive nel quadro della vergognosa campagna diffamatoria nei confronti delle ONG che, da un anno a questa parte, intossica il dibattito pubblico sui soccorsi in mare, all’interno del quale anche le istituzioni hanno delle gravissime responsabilità.

Borderline Sicilia esprime tutta la sua solidarietà all’Ong spagnola, sicuri che in questo, come negli altri casi – dalla Cap Anamur ai pescatori tunisini – le accuse di carta crolleranno di fronte ai tribunali che hanno il dovere di perseguire chi compie reati e non chi salva vite umane.

 

Borderline Sicilia Onlus

 

Per un approfondimento in merito alle accuse rivolte all’Ong Proactiva Open Arms consigliamo di leggere: http://www.vita.it/it/article/2018/03/19/caso-proactiva-open-arms-quanto-valgono-i-diritti-umani-davanti-ai-tri/146284/