Il Pala Nitta ospita i migranti. Catania Calcio a 5 senza campo

BlogSicilia.it– “La casa del Catania Calcio a 5 è diventata la casa degli immigrati, sbarcati in città il 9 giugno”. E’ una presa di posizione netta quella del club rossazzurro che quest’anno ha sfiorato il sogno della massima categoria e che oggi deve fare i conti con l’emergenza sbarchi che a Catania prevede l’impiego del Pala Nitta come ricovero per gli extracomunitari giunti in città.

Il presidente della VI municipalità Lorenzo Leone si sarebbe già attivato per restituire il Palanitta al quartiere di Librino e trovare una casa al club sportivo che milita in Serie A2.
La società, che opera prevalentemente a Librino, aveva organizzato degli stage per far conoscere il calcio a 5 ai ragazzi del quartiere: “In questo momento è impossibile lavorare – spiega il presidente Antonio Marletta – capisco che l’emergenza sbarchi sia reale, ma Librino possiede un impianto sportivo fruibile e che per oltre un anno è stato la casa dei giovani del quartiere, non voglio che il progetto si blocchi”.
Intanto la società rossazzurra ha diffuso una nota sottolineando la situazione di disagi: “I genitori dei ragazzi interessati agli stage e all’attività giovanile venuti a conoscenza delle condizioni igienico-sanitarie del Palanitta , temono che i processi di sanificazione e disinfezione non vengano effettuate nel migliore dei modi e dunque hanno paura per la salute dei loro figli”, si legge in un comunicato.
Il presidente della VI municipalità Lorenzo Leone si è rivolto sia all’assessore comunale allo Sport, Valentina Scialfa, sia al sindaco Enzo Bianco che, secondo quanto riferito dal Catania Calcio a 5, si sarebbe già attivato per restituire il Palanitta al quartiere di Librino e trovare una casa al club sportivo che milita in Serie A2.
“Mi auguro che tutto possa risolversi in tempo record per poter continuare a lavorare mirando alla crescita di Librino attraverso lo sport”, ha detto Marletta.