Nuovo sbarco di migranti a Palermo, arrivano in 530. Tutti i profughi per la prima volta con la mascherina

di CLAUDIA BRUNETTO e GIUSI SPICA
Repubblica.it – Nuovo sbarco di migranti a Palermo, arrivano in 530. Tutti i profughi per la prima volta con la mascherina. Sono arrivati in 530 al porto di Palermo. Siriani, eritrei, somali, egiziani e pakistani recuperati in alto mare da una nave militare all’interno dell’operazione Mare nostrum. Negli ultimi sette giorni in città sono arrivati quasi 800 migranti, accolti al porto dalla macchina della solidarietà ormai collaudata e coordinata dal prefetto Francesca Cannizzo. Fra i 530 ci sono 47 donne e 55 minori, tanti piccolissimi sotto i tre anni. Dopo l’allarme ebola lanciato in questi giorni, tutti i profughi sono giunti per la prima volta con la mascherina. L’Asp: “Si tratta solo di una precauzione, nessun rischio contagio”.

Saranno ospitati nelle strutture della Caritas, diretta da don Sergio Mattaliano che fin dall’inizio ha aperto le porte ai migranti anche con la sua parrocchia di Falsomiele. Tanti, infatti, andranno lì. Il resto fra le strutture di Villaggio Ruffini, Giacalone e San Carlo. I migranti dello sbarco del 4 agosto si sono già allontanati da Palermo, quindi al momento fra città e provincia c’è ancora la possibilità di accogliere i profughi. Ma l’estate è ancora lunga e gli sbarchi sono destinati a moltiplicarsi. La situazione rimane di grande emergenza. I minori non accompagnati sono assistiti dal Comune.

Al molo il team di 32 sanitari dell’Asp con i sette mediatori culturali, i volontari della Protezione civile regionale e quelli della Croce Rossa hanno prestato i primi soccorsi. Quasi tutti erano in buone condizioni di salute. Soltanto sei profughi hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Due sono stati trasferiti al Civico e al Buccheri La Ferla per una grave forma di disidratazione, tre sono andati al Policlinico di Palermo per problemi respiratori e un bambino di meno di un anno è stato trasportato in ambulanza all’ospedale dei Bambini per delle lesioni cutanee. “Ma non si tratta di una malattia infettiva, sono ferite da grattamento”, assicura Antonio Candela, direttore generale dell’Asp di Palermo.

Il manager getta acqua sul fuoco rispetto all’allarme ebola sollevato in questi giorni e smentisce che a Lampedusa siano arrivati tre migranti affetti dalla patologia mortale: “Non c’è nessun rischio ebola – ci tiene a precisare – e tutti i migranti che giungono sulle nostre coste sono rigorosamente controllati”.