Sbarcati 175 siriani, presi 5 scafisti. Un ragazzo ritrova il nonno profugo

La Sicilia Web – Stanotte alle 3 un barcone con a bordo 180 migranti di nazionalità siriana (85 uomini, 43 donne e 52 bambini) è giunto nel porto di Siracusa, trainato da un’unità della Guardia costiera. Gli stranieri, dopo le procedure di identificazione, sono stati accompagnati dalla polizia presso le strutture di accoglienza.

Cinque egiziani sono stati fermati dagli investigatori del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della procura di Siracusa con l’accusa di essere gli “scafisti”. A loro carico una serie di indicazioni giudicate circostanziate ed univoche che avrebbero fornito numerosi passeggeri del barcone. Per i cinque è scattato subito il trasferimento nel carcere siracusano di contrada Cavadonna. Due dei cinque egiziani fermati oggi erano già stati rimpatriati dopo essere giunti uno a Sciacca, nell’Agrigentino, nel 2011 e l’altro a Pozzallo, nel Ragusano, lo scorso anno.

Gli investigatori hanno accertato che il gruppo era partito il 24 agosto scorso da un luogo non distante da Alessandria di Egitto a bordo del barcone di circa 18 metri sul quale sono stati poi intercettai la scorsa notte. Dopo circa 7 ore di navigazione il barcone è stato raggiunto dalla nave-madre – nella fattispecie un peschereccio d’altura in metallo di colore bleu di circa 30 metri di lunghezza- sulla quale hanno preso posto tutti i migranti mentre il barcone è stato agganciato a traino. A circa cento miglia dalle coste siracusane il nuovo trasbordo dalla nave-madre al barcone sul quale poi sono stati intercettati dalle motovedette della Guardia di finanza che assieme a quelle della Guardia costiera che li hanno scortati sino al porto di Siracusa. Il barcone è stato posto sotto sequestro e si trova ormeggiato alla banchina antistante la caserma della Guardia costiera.

Tra i migranti c’erano anche numerosi anziani. “Ciò a cui stiamo assistendo – spiegano alcune volontarie della Croce Rossa che sul molo del porto assieme alla protezione civile comunale si fanno carico della primissima assistenza – ha sempre di più le sembianze di un esodo. Adesso sono interi nuclei familiari che si spostano. Lo dimostrano i tanti anziani giunti oggi, tra i quali anche una donna che per camminare ha bisogno di sorreggersi con un deambulatore”.

Complessivamente i migranti sono apparsi in buone condizioni anche se per un paio è stato necessario il ricovero al pronto soccorso come nel caso di un diabetico e di qualche altra persona con sintomi di disidratazione o comunque legati alla lunga permanenza in mare.

Singolare un episodio che si è presentato agli occhi dei soccorritori a terra: un giovane parlotta con i poliziotti e i volontari che dopo un pò lo fanno assistere alla discesa delle persone. A un tratto quando un anziano poggia i piedi sulla terra ferma il giovane scatta e con le lacrime agli occhi si getta davanti ai suoi piedi e gli bacia le mani. Il vecchio è suo nonno scappato dalla guerra. “Abbiamo poi capito – dicono i volontari che danno la prima assistenza ai migranti – che quel giovane era venuto dalla Svezia, dove risiede, sino a Siracusa per riabbracciare il nonno”.