Conferma dell’apertura di uno SPRAR nel comune di Mineo

Abbiamo contattato il Servizio Centrale del Sistema di
Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati allo scopo di ottenere delucidazioni
sulle notizie discordanti che circolano in questi giorni circa la legittimità
della collocazione di alcuni migranti, provenienti dagli arrivi via mare a
Lampedusa, presso delle strutture abitative del comune di Mineo dove già sorge
il CARA più grande d’ Italia con una capienza massima di 2000 persone e un
consistente sovrappopolamento di ospiti (stimati in oltre 3000 persone).

Un responsabile del Servizio Centrale Sprar di Roma ha
conferma quanto affermato dal Sindaco di Mineo, Anna Aloisi, ovvero che i migranti ospitati in civili
abitazioni nel comune calatino sarebbero stati presi in carico dall’ente
gestore del progetto SPRAR già esistente a Vizzini,dopo avere ottenuto la disponibilità di alcuni posti sul territorio
comunale. Su richiesta del primo cittadino di Mineo il comune avrebbe
individuato delle strutture idonee e preso visione con una nota amministrativa
la richiesta proveniente dallo Sprar di Vizzini.

Il Servizio Centrale ha recentemente ampliato i già
esistenti 3.979 posti in tutta Italia ( dati del 2011), in 2 differenti tranche rispettivamente di 800 e 900 unità.

L’ampliamento avviene infatti non tanto tramite l’avvio di
nuove convenzioni ma sulla base di convenzioni già esistenti che
permetterebbero di ospitare migranti con particolari vulnerabilità quali
minori, donne e nuclei famigliari in sedi anche distanziate rispetto alle sedi
SPRAR già esistenti sul territorio.

Il Servizio Centrale Sprar ci informa inoltre che a partire
da fine luglio 2013 verrà pubblicato un
nuovo bando per aprire le porte ai
comuni che siano interessati ad istituire nuove convenzioni per il triennio
2014-2017.

La redazione di Borderline Sicilia