Report da Lampedusa 16-19 ottobre 2011

Attualmente a Lampedusa si respira un clima ostile da parte della gente dell’isola. Per alcuni, l’aver dichiarato l’isola porto non sicuro è un fatto positivo che può prevenire probabili momenti di scontro e tensione. Alcuni lampedusani pensano che i tunisini non torneranno perchè hanno imparato la lezione, e che l’utilizzo delle navi prigione sia stato un atto di giustizia da parte dello stato italiano. Inoltre, alcuni lampedusani stanno diffondendo la tesi secondo cui le organizzazioni umanitarie oltre ad essere la causa dei disordini e delle risse, sono anche l’unica causa dell’arrivo dei barconi sull’isola. Molti sono convinti che leorganizzazioni umanitarie gestiscano la distribuzione del cibo all’interno del centro. Tra i lampedusani si sentono testimonianze in cui c’è una grande confusione tra cose vere e cose non vere, tra luoghi comuni e dati di fatto; e ciò è sicuramente dovuto anche alla grande stanchezza e alla frustrazione di molti.
Il turismo è andato male a giugno e luglio, ma bene ad agosto e settembre. In questo periodo arrivano ancora turisti del nord Italia.
I ristoratori e gli albergatori sono in attesa dei pagamenti da parte del Ministero degli Interni.
C’è un’atmosfera intrisa di rancore. Sui muri vicino il molo Favarolo e la Stazione Marittima durante le risse del 22 e 23 settembre erano state scritte frasi come “Lampedusa libera, andate via”. Adesso sono state cancellate da alcuni cittadini.

Acnur e Oim sull’isola insieme alla Croce Rossa sono le uniche organizzazioni presenti al momento sull’isola. Molti dei dipendenti di LampedusAccoglienza adesso sono disoccupati e non percepiscono stipendi da 4 mesi. Il centro di Contrada Imbriacola attualmente non può ospitare più di 200 persone. 3 padiglioni sono inagibili. Dopo il 23 ottobre (data delle elezioni in Tunisia) si deciderà se farlo ricominciare a funzionare. E’ comunque ancora presente la Squadra mobile. Alla Loran non è iniziato alcun lavoro di manutenzione.
Intanto in mare c’è molto movimento di motovedette ed elicotteri. Infatti, essendo alla vigilia delle elezioni, molti tunisini pensano che in questi giorni ci saranno meno pattugliamenti in mare, e quindi si riuscirà a partire più facilmente. Trai pescatori gira la voce di un barcone con 200 tunisini a bordo, probabilmente respinto.

Forum antirazzista di Palermo