Report da Lampedusa

Da ieri sera, quando sono arrivata, le condizioni meteo non sono buone, il mare è molto mosso e l’ultimo sbarco risale a martedì, la nave proveniente dalla Libia con 760 migranti a bordo. L’ex base nato Loran è vuota e a contrada Imbriacola ci sono circa 70 persone.
Sono partiti quasi tutti i giornalisti, resta un fotografo che lavora freelance e anche per medici senza frontiere (MSF) e pochissimi altri, e una troupe di RAI3. Fitta è la presenza di carabinieri, polizia, guardia di finanza, ci sono, anche se in minor numero, dei militari. La presenza di migranti sull’isola è irrisoria e tale deve rimanere almeno fino alle elezioni amministrative di fine maggio, cosi racconta durante un’intervista rilasciata a Francesco (Meltingpot) Goffredo Buccini (giornalista del Corriere della Sera). Attualmente Lampedusa funziona da “Porta girevole disinvolta” con meccanismi soggiacenti discutibili e illegali, continua a raccontare Buccini; i trasferimenti dei migranti possono avvenire in aereo (max 60 persone al giorno su tutto il territorio nazionale) e via mare (è il caso, ad esempio, dei 760 non accolti e spediti tra Crotone e Bari). Le navi partono senza sapere la destinazione per il mantenimento dell’ordine pubblico e sprovviste di personale medico a bordo. Per quanto riguarda gli aerei si tratta di charter di compagnie dell’est europeo. In questa fase detta di “post emergenza” l’accesso alle informazioni è reso estremamente difficile e anche a padre Stefano (il parroco di Lampedusa) è stato negato l’accesso al centro di contrada Imbriacola. Sono aumentati anche i pattugliamenti e i controlli presso la base militare di Albero Sole, Alex (il canadese di “kajak per il diritto alla vita”), mi ha raccontato di essere stato interrogato dalle forze dell’ordine e di dover dar spiegazioni rispetto al suo stanziamento col suo furgone nei pressi della base militare. Per quanto riguarda i due tunisini minorenni ancora presenti: si trovano ancora al centro ed hanno visto le madri più volte, gli incontri sono avvenuti presso il centro. Domani durante l’iniziativa al Malaussène (Palermo), ci sarà un collegamento via skype con i ragazzi di Askavusa.Laura Verduci, Forum Antirazzista di Palermo
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