Newsletter SICILIAMIGRANTI – aprile 2014

E’ sempre “Emergenza”: tra retorica e realtà

  • Gli arrivi di aprile nei porti siciliani
  • Riprende la strategia della paura
  • Il sistema emergenziale dell’accoglienza che fa morire
  • L’ultimo ritrovato di Alfano: l’hub di Mineo

A Borderline Sicilia il Premio Alexander Langer 2014

E’ SEMPRE “EMERGENZA”:
TRA RETORICA E REALTÀ

Nel mese di aprile si è registrato un notevole e prevedibile
incremento del numero di migranti giunti sulle coste siciliane. In migliaia
sono arrivati nei porti della Sicilia Orientale e in virtù dell’operazione Mare
Nostrum, il porto di Augusta si è confermato snodo principale

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/25/soccorsi-altri-1800-immigrati-al-largo/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/10/i-numeri-degli-arrivi-degli-ultimi/

Altrettanto importante è stato il flusso di arrivi
registrato nei porti di Pozzallo (Ragusa) e Porto Empedocle (Agrigento)

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/13/sbarchi-in-sicilia-macchina/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/02/arrivati-porto-empedocle-i-migranti/

Ma in alcuni casi si è fatto anche ricorso ai porti di
Messina e Catania

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/10/sbarco-messina-da-una-nave-mercantile/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/10/migranti-dopo-lo-sbarco-in-150-a/

Di fronte a tali numeri e soprattutto in vista delle
elezioni europee in programma a fine maggio è tornata prepotentemente al centro
del dibattito pubblico la “questione immigrazione”.

Purtroppo tale dibattito, e relativo lessico, appaiono
nuovamente inscritti in una cornice emergenziale. Le dichiarazioni del ministro
Alfano, di maroniana memoria, relative alle 300/600 mila persone in attesa di
transitare per il Mediterraneo, rispolverano la vecchia strategia della
paura

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/08/sbarchi-allarme-per-far-cessare-mare/

Oltre alla retorica, si continua a registrare una prassi
emergenziale
messa in atto in Sicilia per far fronte all’accoglienza dei
migranti in arrivo che sta generando una condizione, stavolta reale, di
emergenza.

Il “sistema” di accoglienza dei richiedenti asilo
italiano da sempre deficitario, caotico e frammentato appare oggi
definitivamente disintegrato. Nell’universo siciliano dell’accoglienza si
confondono e sovrappongono centri governativi, centri SPRAR, centri di
smistamento e centri di accoglienza straordinari la cui gestione è delegata
alle prefetture locali

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/28/la-perenne-emergenza-i-centri-d/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/09/messina-palanebiolo-genesi-di-un-cara/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/17/lambigua-natura-del-palanebiolo-tra/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/29/quando-lemergenza-investe-anche-i/

La stragrande maggioranza delle
strutture è sovraffollata e le condizioni di accoglienza sono palesemente
inferiori agli standard minimi sanciti nella direttiva accoglienza e recepiti
nell’ordinamento italiano

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/24/il-centro-governativo-di-pian-del-lago/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/17/vasi-comunicanti/

Vi sono, seppur rare, delle positive eccezioni

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/26/accoglienza-san-cataldo/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/01/il-centro-di-accoglienza-straordinaria/

La gestione improvvisata degli arrivi e dei trasferimenti
è costata la vita a Ebrima Jaiteh, un ragazzo del Gambia giunto al porto
di Augusta l’11 aprile e trasferito, nonostante le precarie condizioni di
salute, al centro di prima accoglienza Umberto I di Siracusa

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/14/morto-un-29enne-allumberto-i-di-siracusa/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/15/migrante-morto-siracusa-il-caso-in/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/16/immigrato-morto-alfano-in-corso/

Isolato e immerso nella piana di Catania vi è poi il CARA
di Mineo
, al centro di nuove polemiche:

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/01/polemica-sui-vaccini-al-cara-di-mineo/

vecchie abitudini propagandistiche:

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/03/fermiamo-io-sono-io-e-tu-sei-tu-il-cara/

ma che resta sempre un ghetto inammissibile in cui
quattromila persone attendono da mesi/anni la convocazione da parte della Commissione
territoriale:

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/25/viaggio-tra-gli-immigrati-del-cara-di/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/22/cara-mineo-double-face-il-coordinamento/

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/22/cara-mineo-double-face-2-parte-i/

L’ultima “polemica”, al momento solo accennata ma che
sicuramente esploderà, è legata all’idea di sfruttare l’ampliamento dei posti
SPRAR per trasferire tutti i richiedenti asilo attualmente ospiti a Mineo. Ciò
consentirebbe di utilizzare l’ex residence degli Aranci come hub dove “accogliere” i migranti
immediatamente dopo gli sbarchi. Come affermato dal Ministro Alfano nella
seduta del 16 aprile alla Camera dei Deputati “si sta sperimentando un’inedita tipologia di struttura – una
sorta di hub – concepita come base logistica ampia, di primo ingresso,
nella quale effettuare, tra le altre attività, l’identificazione, il
fotosegnalamento, il triage sanitario, l’informazione legale del migrante.
Tutto in questo hub.”

Per dirla con un proverbio “al peggio non c’è mai fine”.

A BORDERLINE
SICILIA ONLUS IL PREMIO INTERNAZIONALE ALEXANDER LANGER 2014

Il premio annuale dedicato alla memoria di Alexander
Langer http://www.alexanderlanger.org/it/1

è stato assegnato per il 2014 all’associazione Borderline
Sicilia Onlus

http://www.borderlinesicilia.org/2014/04/16/a-borderline-sicilia-onlus-il-premio/

http://www.alexanderlanger.org/it

http://www.alexanderlanger.org/it/2

(vedi TGR Trentino Alto Adige – da
minuto 9) http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-eeffe90d-ea61-40af-8811-5927f56a1a9e-tgr.html#p=0

che desidera dedicarlo “alla trasparenza e alla verità, allo sforzo di noi tutti e tutte di
rivelare le cose e non tacere nella lotta per i diritti umani”.

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