Lezioni a cielo aperto e docce al chiuso

In attesa che i richiedenti asilo di Pian del Lago 2 trovino finalmente ospitalità
in strutture di accoglienza, abbiamo attivato negli accampamenti un corso di
italiano di “maestri di strada”, in collaborazione con alcuni volontari dell’Agesci, lo Sportello Immigrazione
e l’associazione Bao.

Ci rechiamo diverse volte a settimana negli orari concordati con gli
interessati, armati di una lavagna e alcune fotocopie di fortuna…il resto lo
fanno i ragazzi che seguono con molto interesse e curiosità, e, al termine
delle lezioni hanno sempre tante domande. Abbiamo constatato che, com’era
presumibile, quasi a tutti loro manca il lessico di base, essenziale per le
pratiche burocratiche come, ad esempio i vocaboli relativi ai dati anagrafici.

Si ride insieme della situazione e durante la lezione a cielo aperto c’è
chi chiede se si può fumare in classe, o chi, propone “via Ponte 1” quando si cerca un indirizzo
immaginario durante la spiegazione del luogo di
residenza: basta guardarsi sopra la testa per trovare l’ispirazione.
Insomma, l’importante è sdrammatizzare e, nella speranza che presto si trovi
posto in una struttura di accoglienza, è più facile riuscirci.

In questi giorni, alcuni di loro hanno anche potuto lavarsi al chiuso
poiché l’associazione “Bao: la nostra
Africa” di Caltanissetta ha messo a disposizione la doccia presente nella
sua piccola sede nel centro cittadino, e a turno dà appuntamento ai ragazzi che
ne vogliono usufruire.

Negli accampamenti sono arrivate anche 60 coperte da parte della Caritas,
dopo quattro giorni dall’articolo che ne millantava la distribuzione non ancoraavvenuta, e il giorno dopo il nostro incontro con uno dei volontari
dell’associazione incaricata (a cui abbiamo chiesto chiarimenti). Le coperte sono
state consegnate domenica 1 dicembre alle ore 20, mentre i ragazzi stavano già
dormendo.

Negli ultimi dieci giorni, circa un centinaio dei richiedenti asilo degli
accampamenti hanno fatto ingresso nelle strutture di accoglienza della
provincia di Caltanissetta individuate dalla Prefettura: Mazzarino, Gela,
Montedoro e Niscemi.

Giovanna Vaccaro

Borderline Sicilia Onlus